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lunedì 18 febbraio 2013

Quando cadrà la chiesa romana, il giorno esatto!


Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri Compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio noti come Cavalieri Templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medioevali.
La nascita dell'Ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini nacquero diversi Ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'Ordine Templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L'Ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'Ordine Templare negli anni della sua maturità, fu sempre fonte di perplessità in ambito cristiano.
Molti sono i misteri legati ai Cavalieri Templari dei quali ricordiamo l'Arca dell'Alleanza, Maria Maddalena, Merovingi, Rennes le Chateau, Sacra Sindone, e il Santo Graal.
La parabola storica dei Cavalieri Templari è strettamente connessa con lo svolgimento delle Crociate. Se la fondazione dell'Ordine trova le sue ragioni nelle vicende legate alla conquista di Gerusalemme, lo svolgersi delle Crociate determina il suo sviluppo e vede i Cavalieri sempre più coinvolti negli eventi bellici.
L'Ordine, comunque, dopo la definitiva perdita degli Stati Latini in Terra Santa, si avviò al tramonto: la ragione fondamentale per la quale era nato, due secoli prima, era ormai venuta meno. Il suo scioglimento, tuttavia, non fu mosso per via ordinaria dalla Santa Chiesa, ma attraverso una serie di accuse infamanti esposte dal re di Francia Filippo IV il Bello, desideroso di azzerare i propri debiti e impossessarsi del patrimonio templare, riducendo nel contempo il potere della Chiesa.
Le accuse che investirono il Tempio erano infamanti: sodomia, eresia, idolatria. Vennero in particolare accusati di adorare una misteriosa divinità pagana, il Bafometto (o Banfometto, forse la storpiatura in lingua occitana di Maometto). Nelle carceri del re gli arrestati furono torturati finché non iniziarono ad ammettere l'eresia. Venerdì 13 ottobre 1307 il papa Clemente V, di fronte alle confessioni, con la bolla Pastoralis præminentiæ ordinò a sua volta l'arresto dei templari in tutta la cristianità.
E' da quì che nasce il detto che venerdì 13 sia un giorno funesto.
Jacques (Giacomo) de Molay (Molay, 1243 – Parigi, 18 marzo 1314) fu l'ultimo Maestro dell'ordine dei Cavalieri Templari.
Nel corso del processo ai Templari del 1307 fu assoggettato alla tortura avallando le tesi dell'accusa e quindi condannato alla prigionia a vita. Il sacerdote e studioso di simbolismo cristiano Louis Charbonneau-Lassay ipotizzò che i graffiti nella torre del Castello di Chinon fossero opera di Jacques de Molay ed eventualmente di Geoffrey de Charnay durante la loro prigionia. L'ordine dei Templari fu definitivamente soppresso durante la riunione degli Stati Generali del 1308.
In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue dichiarazioni. Ciò lo condannò al rogo assieme al compagno di prigionia Goeffrey de Charney. Il rogo fu consumato a Parigi sull'isola della Senna detta dei giudei, nei pressi di Notre Dame, il 18 marzo dell'Anno Domini 1314.
La pila incendiaria fu eretta sull’ ile aux juifs, nella parte ovest dell’ile de la cité che corrisponde oggi alla parte meridionale dello square du Vert Galant.
Quando il grande Maestro vide il rogo chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale: “Vi prego di lasciarmi unire le mani per un’ultima preghiera. Morirò presto e Dio sa che e’ ingiusto. Ma io vi dico che la disgrazia cadrà su coloro che ci condannano ingiustamente.”
Infatti de Molay predisse 4 profezie:
  1. Rivolgendosi verso il Papa Clemente V gli disse: "tu muorirai entro 40 giorni". Clemente V infatti morì 33 giorni dopo il 20 aprile del 1314 a Roquemaure;
  2. Rivolgendosi verso il Re Filippo IV di Francia detto il Bello gli disse: "tu muorirai entro la fine del 1314". Filippo il Bello morì infatti il 29 novembre del 1314 durante una battuta di caccia cadendo da cavallo:
  3. Rivolgendosi alla monarchia francese disse: "La casa reale francese cadrà definitivamente entro la 13° generazione da Filippo IV". Il 21 gennaio 1793 il Re Luigi XVI era esattamente il tredicesimo discendente del re che aveva distrutto l’Ordine del Tempio, e con la sua morte terminò la monarchia visto che la prima Repubblica francese nasce nel settembre del 1792:
  4. Rivolgendosi alla Chiesa Romana oramai avvolto dalle fiamme disse: "Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte ovvero entro il 18 marzo del 2014". Per precisazione nel 1313 il Papa Clemente V aveva trasferito la sede della Chiesa Romana in Francia.
Abbiamo visto come 3 profezie su 4 siano state infatti indovinate dal Gran Maestro Templare, e la 4° è in piena sintonia con quella di San Malachia nobile irlandese che divenuto Vescovo in un soggiorno a Roma ebbe una visione divina e nel 1139 in base a questa redisse 111 frasi in latino citando tutti i papi che si sarebbero succeduti. Dopo il 111° il 112° - che verrà nominato nel conclave n. 111 a metà marzo - secondo tale profezia sarebbe l'ulitmo ed è quello che condurrà la Chiesa sino alla sua fine in sintonia con quanto detto da Jacques de Molay.
Ecco la quartina n. 112 cosa dice in latino:
“In persecutione extrema Sacrae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septis collis diruetur, et Judex tremendus judicabit populum suum. Amen”
e tradotta:
"Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà (sul trono) Pietro il Romano, che pascolerà il suo gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli sarà distrutta e il giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Amen"
È significativo che all’ultimo Papa della serie sia attribuito il nome del primo della storia e che nessun Pontefice abbia mai finora assunto il nome di Pietro II. Il nome sembra un riferimento all’Apocalisse di San Giovanni (21,6): “Io sono l’Alfa e l’Omega. Il Principio e la Fine”.
N.B. Tarcisio Bertone che sarà alla guida del vaticano fino al conclave ha come secondo nome Pietro ed è nato a Romano Canavese... "Pietro il romano" ed è anche uno dei papabili!!
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