Questo blog è amico di: http://capelliricrescita.blogspot.it/ visitatelo, grazie.

sabato 29 giugno 2013

Una lezione importante!!!




Lalo, di otto anni, ritornò a casa pestando i piedi con rabbia.
Suo padre decise di parlargli per scoprire che cosa aveva, ma prima ancora che potesse chiederglielo Lalo sbottò.
- Sono arrabbiatissimo! Giacomo non doveva farmi quella cosa. Il padre, un uomo semplice ma saggio, lo ascoltò senza interromperlo.
- Mi ha umiliato davanti ai miei amici, vorrei che gli capitasse qualcosa di molto brutto!
Il padre portò il figlio in giardino, appese alla corda del bucato una camicia bianca e gli disse:
- Adesso facciamo un gioco. Prendi del fango e tiralo contro la camicia. Immagina che ogni manata di fango che tiri sia un cattivo pensiero che hai contro Giacomo. Tira tutto il fango che vuoi. Io ritorno tra poco.
A Lalo sembrò un bellissimo gioco e incominciò a tirare manate di fango. Ma suo padre aveva appeso la camicia abbastanza lontano e non tutti i tiri andavano a segno. Dopo un pò suo padre, che lo osservava di nascosto, ritornò e gli disse:
- Allora, come ti senti adesso?
- Sono stanco, ma mi è piaciuto molto tirargli tutto quel fango. Il padre vide che non aveva ancora capito e gli disse:
- Vieni in casa, voglio farti vedere una cosa.
Lo portò davanti a uno specchio e... che spavento! Lalo si vide tutto coperto di fango. A stento si vedevano ancora gli occhi e i denti.
- Hai visto? La camicia si è sporcata un pò, ma guarda come sei ridotto tu! - gli disse suo padre.
Ricordati che anche se riusciamo a turbare un altro con i nostri cattivi pensieri, quelli chei si sporrcano di più siamo sempre noi stessi.
LA VITA E' COME UN BOOMERANG. PRIMA O POI, TUTTO CIO' CHE PENSIAMO, DICIAMO E FACCIAMO CI RITORNA INDIETRO CON UNA PRECISIONE IMPRESSIONANTE.
Buona domenica a tutti.

Per favore clicca su una pubblicità, ti richiede un solo secondo :)

sabato 8 giugno 2013

Quattro spose


Un re che aveva quattro mogli amava soprattutto la quarta. Le regalava i vestiti più preziosi, le procurava i cibi più raffinati e per lei voleva il meglio di tutto.

Amava anche la terza, che esibiva sempre al suo fianco quando andava in visita nei regni vicini, ma aveva paura che lo lasciasse per un altro.
Amava anche la seconda, sempre paziente e buona con lui, che il re considerava la sua confidente. Ogni volta che aveva un problema, era lei che il re ricorreva.
La prima moglie era una compagna fedele che aveva fatto molto per il regno e per le ricchezze del marito. Amava il re profondamente, ma il re non la amava e a stento si fidava di lei.
Un giorno, il re si ammalò e capì che la sua vita volgeva alla fine. Ripensò alla sua vita di agi e di piaceri, e si disse:
- Ora ho quattro moglie, ma da morto non ne avrò nemmeno una. Cosi chiese alla quarta moglie:
- Ti ho amato più di tutte le altre, mi sono preso particolare cura di te e ti ho dato le cose più belle. Sei disposta a seguirmi per essere la mia compagna nella morte?
- Nemmeno per sogno! - rispose la quarta moglie e si allontanò indignata..
Quella risposta trafisse il cuore del re come un pugnale affilato.
Allora chiamò la terza moglie:
- Ti ho amato per tutta la vita. Sei disposta a venire con me e a essere la mia compagna nella morte?
- Oh no! - esclamò la terza moglie. - La vita è troppo bella. Quando sarai morto prenderò un altro marito.
Il re provò una fitta al cuore.
Mandò a chiamare la seconda moglie.
- Ti ho sempre chiesto consiglio e tu eri sempre disponibile per me. Ora sei disposta a seguirmi anche nella morte?
- Mi spiace molto, ma questa volta non posso farlo - rispose la seconda moglie. - Tutto quello che posso fare è seppellirti.
La sua risposta suscitò una tempesta nell'animo del re.

In quel momento udì una voce:
- Io verrò con te ovunque tu vada.
Il re alzò gli occhi in direzione della voce e vide che a parlare era stata la sua prima moglie. Era pallida e smunta, perchè soffriva per lui.
- Avrei dovuto trattarti meglio quando avevo l'occasione per farlo! - sospirò amaramente il re.
Tutti abbiamo quattro spose nella vita.

La quarta è il corpo. Per quanto lo trattiamo bene e ci sforziamo di farlo risplendere, alla morte ci lascerà.
La terza è la posizione sociale, i beni e le ricchezze. Quando ce ne andremo, passeranno ad altri.
La seconda è la famiglia e gli amici. Per quanto ci abbiano aiutato in vita, non potranno accompagnarci nella tomba.
La prima sposa è l'anima, che così spesso ignoriamo anteponendole la ricerca del piacere, della ricchezza e del potere. Ma la nostra anima è l'unica che ci accompagnerà là dove andremo.
Perciò coltivala, rafforzala e amala finchè puoi.
FAI DELLA TUA ANIMA UN LAGO TRANQUILLO IN CUI SI RIFLETTE IL TUO CIELO INTERIORE.
Una buona domenica a tutti, Mauro.

Clicca su un pubblicità per sostenere il blog :)