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sabato 23 febbraio 2013

Puoi morire di suggestione? (esperimento)


La mente umana registra tutto: idee, parole e azioni, tue e degli altri, positive e negative. Basta che le accetti.
 
E' sempre così, anche se gli effetti su di te non sono positivi.
 
Un ricercatore di Phoenix voleva dimostrare scientificamente questa teoria, ma aveva bisogno di un volontario disposto a tutto. Lo trovò in prigione, un condannato a morte sulla sedia elettrica nello stato del Missouri, dove la pena di morte è ancora in vigore.
 
Il ricercatore di inserire il condannato in un esperimento sulla coagulazione del sangue. Gli sarebbe stato praticato un taglio alle arterie del polso e se, nel corso dell'esperimento, fosse intervenuta la coagulazione il prigioniero sarebbe stato rimesso in libertà. In caso contrario sarebbe morto in modo dolce e privo di dolore.
 
Il condannato accettò. Era molto meglio della sedia elettrica e in più aveva una probabilità di sopravvivere.
 
Venne legato a un letto per impedirgli qualunque movimento e gli venne praticato un piccolo taglio al polso. Sotto il polso era stato collocato un bacile e gli venne detto che avrebbe sentito cadere il suo sangue goccia a goccia.
 
In realtà, il taglio era superficiale e non aveva leso le vene nè le arterie. Era stato praticato alla profondità sufficiente perchè il prigioniero lo percepisse.
 
A sua insaputa, sopra il bacile era stata appesa una sacca da trasfusioni. Il sangue che il prigioniero sentiva gocciolare non era il suo.
 
Ogni dieci minuti, sempre all'insaputa del prigioniero, il ricercatore stringeva la valvola rallentando il gocciolio e lasciandogli credere che fosse lui a sanguinare sempre più lentamente.
 
Il viso dell'uomo perdeva colore e diventava sempre più bianco. Quando il ricercatore chiuse del tutto la valvola, l'uomo morì per arresto cardiaco, senza avere perduto una sola goccia di sangue.
 
L'esperimento aveva dimostrato che la mente fa esattamente quello che le è stato detto, indipendentemente dagli effetti positivi o negativi per l'individuo, influendo non solo sull'aspetto psicologico, ma sullo stesso organismo fisico.
 
"Questa storia ci invita a filtrare con attenzione quello che inviamo alla nostra mente, perchè la mente non distingue tra vero e falso tra realtà e fantasia. Esegue semplicemente gli ordini ricevuti".
 
PRENDI IN MANO I TUOI PENSIERI, PUOI DIRIGERLI DOVE VUOI.
 
Buona domenica a tutti.

lunedì 18 febbraio 2013

Quando cadrà la chiesa romana, il giorno esatto!


Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri Compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio noti come Cavalieri Templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medioevali.
La nascita dell'Ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini nacquero diversi Ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'Ordine Templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L'Ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'Ordine Templare negli anni della sua maturità, fu sempre fonte di perplessità in ambito cristiano.
Molti sono i misteri legati ai Cavalieri Templari dei quali ricordiamo l'Arca dell'Alleanza, Maria Maddalena, Merovingi, Rennes le Chateau, Sacra Sindone, e il Santo Graal.
La parabola storica dei Cavalieri Templari è strettamente connessa con lo svolgimento delle Crociate. Se la fondazione dell'Ordine trova le sue ragioni nelle vicende legate alla conquista di Gerusalemme, lo svolgersi delle Crociate determina il suo sviluppo e vede i Cavalieri sempre più coinvolti negli eventi bellici.
L'Ordine, comunque, dopo la definitiva perdita degli Stati Latini in Terra Santa, si avviò al tramonto: la ragione fondamentale per la quale era nato, due secoli prima, era ormai venuta meno. Il suo scioglimento, tuttavia, non fu mosso per via ordinaria dalla Santa Chiesa, ma attraverso una serie di accuse infamanti esposte dal re di Francia Filippo IV il Bello, desideroso di azzerare i propri debiti e impossessarsi del patrimonio templare, riducendo nel contempo il potere della Chiesa.
Le accuse che investirono il Tempio erano infamanti: sodomia, eresia, idolatria. Vennero in particolare accusati di adorare una misteriosa divinità pagana, il Bafometto (o Banfometto, forse la storpiatura in lingua occitana di Maometto). Nelle carceri del re gli arrestati furono torturati finché non iniziarono ad ammettere l'eresia. Venerdì 13 ottobre 1307 il papa Clemente V, di fronte alle confessioni, con la bolla Pastoralis præminentiæ ordinò a sua volta l'arresto dei templari in tutta la cristianità.
E' da quì che nasce il detto che venerdì 13 sia un giorno funesto.
Jacques (Giacomo) de Molay (Molay, 1243 – Parigi, 18 marzo 1314) fu l'ultimo Maestro dell'ordine dei Cavalieri Templari.
Nel corso del processo ai Templari del 1307 fu assoggettato alla tortura avallando le tesi dell'accusa e quindi condannato alla prigionia a vita. Il sacerdote e studioso di simbolismo cristiano Louis Charbonneau-Lassay ipotizzò che i graffiti nella torre del Castello di Chinon fossero opera di Jacques de Molay ed eventualmente di Geoffrey de Charnay durante la loro prigionia. L'ordine dei Templari fu definitivamente soppresso durante la riunione degli Stati Generali del 1308.
In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue dichiarazioni. Ciò lo condannò al rogo assieme al compagno di prigionia Goeffrey de Charney. Il rogo fu consumato a Parigi sull'isola della Senna detta dei giudei, nei pressi di Notre Dame, il 18 marzo dell'Anno Domini 1314.
La pila incendiaria fu eretta sull’ ile aux juifs, nella parte ovest dell’ile de la cité che corrisponde oggi alla parte meridionale dello square du Vert Galant.
Quando il grande Maestro vide il rogo chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale: “Vi prego di lasciarmi unire le mani per un’ultima preghiera. Morirò presto e Dio sa che e’ ingiusto. Ma io vi dico che la disgrazia cadrà su coloro che ci condannano ingiustamente.”
Infatti de Molay predisse 4 profezie:
  1. Rivolgendosi verso il Papa Clemente V gli disse: "tu muorirai entro 40 giorni". Clemente V infatti morì 33 giorni dopo il 20 aprile del 1314 a Roquemaure;
  2. Rivolgendosi verso il Re Filippo IV di Francia detto il Bello gli disse: "tu muorirai entro la fine del 1314". Filippo il Bello morì infatti il 29 novembre del 1314 durante una battuta di caccia cadendo da cavallo:
  3. Rivolgendosi alla monarchia francese disse: "La casa reale francese cadrà definitivamente entro la 13° generazione da Filippo IV". Il 21 gennaio 1793 il Re Luigi XVI era esattamente il tredicesimo discendente del re che aveva distrutto l’Ordine del Tempio, e con la sua morte terminò la monarchia visto che la prima Repubblica francese nasce nel settembre del 1792:
  4. Rivolgendosi alla Chiesa Romana oramai avvolto dalle fiamme disse: "Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte ovvero entro il 18 marzo del 2014". Per precisazione nel 1313 il Papa Clemente V aveva trasferito la sede della Chiesa Romana in Francia.
Abbiamo visto come 3 profezie su 4 siano state infatti indovinate dal Gran Maestro Templare, e la 4° è in piena sintonia con quella di San Malachia nobile irlandese che divenuto Vescovo in un soggiorno a Roma ebbe una visione divina e nel 1139 in base a questa redisse 111 frasi in latino citando tutti i papi che si sarebbero succeduti. Dopo il 111° il 112° - che verrà nominato nel conclave n. 111 a metà marzo - secondo tale profezia sarebbe l'ulitmo ed è quello che condurrà la Chiesa sino alla sua fine in sintonia con quanto detto da Jacques de Molay.
Ecco la quartina n. 112 cosa dice in latino:
“In persecutione extrema Sacrae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septis collis diruetur, et Judex tremendus judicabit populum suum. Amen”
e tradotta:
"Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà (sul trono) Pietro il Romano, che pascolerà il suo gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli sarà distrutta e il giudice tremendo giudicherà il suo popolo. Amen"
È significativo che all’ultimo Papa della serie sia attribuito il nome del primo della storia e che nessun Pontefice abbia mai finora assunto il nome di Pietro II. Il nome sembra un riferimento all’Apocalisse di San Giovanni (21,6): “Io sono l’Alfa e l’Omega. Il Principio e la Fine”.
N.B. Tarcisio Bertone che sarà alla guida del vaticano fino al conclave ha come secondo nome Pietro ed è nato a Romano Canavese... "Pietro il romano" ed è anche uno dei papabili!!
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sabato 16 febbraio 2013

Come affronti le avversità?




Una figlia si lamentava con il padre delle difficoltà della vita.
Non sapeva come fare per andare avanti e stava per darsi per vinta. Era stanca di lottare. Appena risolveva un problema se ne presentava un altro.
Il padre, che faceva il cuoco, la portò nella cucina del ristorante in cui lavorava. Riempi tre pentole d'acqua, le mise sul fuoco e attese che l'acqua bollisse.
A questo punto mise in una pentola delle carote, in un'altra delle uova e nell'ultima dei chicchi di caffè. Fece bollire tutto senza dire una sola parola, mentre la figlia aspettava impaziente. Dopo una ventina di minuti spense il fuoco sotto tutte le pentole. Tolse le carote e le mise in un piatto, lo stesso fece con le uova, e versò i chicchi di caffè con la loro acqua di cottura in una tazza.
Poi le disse:
- Che cosa vedi?
- Carote, uova e chicchi di caffè - rispose la figlia.
Il padre le disse di toccare le carote, di aprire le uova e di assaggiare l'acqua con i chicchi di caffè. Mentre la figlia assaporava l'aroma del caffè, le spiegò che quelle tre cose avevano dovuto affontare lo stesso problema, l'acqua bollente, ma avevano reagito in tre modi diversi.
Le carote avevano affrontato l'acqua solide e dure, ma la cottura le aveva rese molli e quasi sfatte. L'uovo era arrivato molto fragile, ma la cottura l'aveva indurito. Infine, i chicchi di caffè avevano profumato l'acqua trasformandola in qualcos'altro.
- Tu, quale sei di queste tre cose? - le chiese.
- Quando la difficoltà bussa alla tua porta - continuò - come reagisci?
Come la carota che all'inizio sembra solida e forte, ma che le avversità rendono debole e molle?
Come l'uovo, che all'inizio ha un cuore morbido e liquido, ma che una morte, una perdita o una separazione rendono rigido e duro? All'esterno sembri uguale a prima, ma hai forse un nucleo indurito e uno spirito amaro?
O sei come il caffè, che agisce trasformandosi, profumando e dando gusto a ciò che ha intorno?
NON ESSERE MAI SODDISFATTO DI CIO' CHE SEI, SE VUOI DIVENTARE CIO' CHE ANCORA NON SEI.
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Buona domenica a tutti.

martedì 12 febbraio 2013

La grecia è fallita definitivamente!!


http://terrarealtime.blogspot.it/2013/02/la-grecia-e-crollata-definitivamente.html



La Grecia è crollata, definitivamente. 
Stanno assaltando i supermercati!

martedì 12 febbraio 2013



La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.Ma in Italia nessuno ne parla perche' siamo in campagna elettorale,l'attenzione dei media e' stata spostata sulle dimissioni del Papa,mentre l'Europa brucia!

Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli  hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali

Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.

E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.

Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

domenica 3 febbraio 2013

Chi piega il tuo paracadute?





Charles Plum era un pilota di bombardieri durante la guerra del Vietnam.
Un giorno, dopo molte missioni, il suo aereo venne colpito da un missile. Plum si gettò col paracadute, venne catturato e trascorse sei anni in una prigione nord-vietnamita. Al suo ritorno negli Stati Uniti iniziò e tenere conferenze sulla sua odissea raccontando quello che aveva imparato durante la prigionia.
Un giorno, in un ristorante, si avvicinò uno sconosciuto.
- Buon giorno. Lei è Charles Plum, il pilota abbattuto da un missile in Vietnam, giusto?
- E lei come lo sa? - chiese Plum.
- Perchè ero io che piegavo e controllavo il suo paracadute. Ha funzionato bene, vero?
Plum era sopraffatto dalla sorpresa e dalla gratitudine.
- Naturalmente. Se non avesse funzionato, oggi non sarei quì.
Quella notte, Plumb non dormì. Continuava a ripetersi: " Quante volte l'ho incontrato sulla portaerei e non gli ho mai rivolto la parola. Io ero un arrogante pilota e lui un marinaio qualunque. Eppure, ogni volta che piegava il mio paracadute e controllava le corde e le chiusure, aveva in mano la vita di qualcuno che nemmeno conosceva".
Da quella volta, Plum inizia le sue conferenze chiedendo: " Chi piega il vostro paracadute?".
Tutti abbiamo qualcuno grazie al cui lavoro possiamo fare il nostro. A volte, in mezzo alle sfide che la vita ci presenta ogni giorno, perdiamo di vista le cose importanti. Ci dimentichiamo di salutare, di ringraziare, di congratularci o semplicemente di dire una parola gentile.
Oggi, cerca di ricordarti chi è che piega il tuo paracadute e ringrazialo.
LE PERSONE CHE NON SI INTERESSANO DEI LORO SIMILI SONO QUELLE CHE INCONTRANO MAGGIORI DIFFICOLTA' NELLA VITA E CHE INFLIGGONO LE FERITE PIU' PROFONDE. TUTTI I FALLIMENTI DELL'UMANITA' DERIVANO DA QUESTI INDIVIDUI.
Buona domenica a tutti.

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Grazie